JS –2 -Modello 1944 By Raffaele Bottone

JS –2 -Modello 1944 - CLKZ ( Zavod Chelyabinsk Kirov )- POLISH 4th HEAVY TANK REGIMENT - AREA BERLINO 1945

Kit : Tamiya

Scala : 1/35

Cingoli : Friulmodel

Figurini :  2 carristi  Tamiya con teste cambiate – 1 Figurino segnalatore Wolf,modificato 

Realizzazione : Raffaele Bottone  - Mimori (SA) - Italy

Storiografia :  I carri armati IS (dal sovietico Iosif Stalin), noti anche come Serie JS, furono una serie di carri armati pesanti sovietici, sviluppata tra gli anni quaranta e cinquanta . Tratti comuni della serie sono l'armamento principale calibro 122 mm e una pesante corazzatura. Nel febbraio 1943, per decreto del GOKO, le Officine Kirov e la fabbrica di trattori di Čeljabinsk produssero due esemplari sperimentali, che furono battezzati carri "Josef Stalin". Il modello armato con cannone da 76,2 mm fu chiamato JS-1, mentre l'altro, armato con un obice trasportabile U-11 da 122 mm fu battezzato JS-2.

Armamento e corazzatura :

Armamento primario .  1 × cannone 122 mm.

Armamento secondario : 2 × mitragliatrici DT da 7,62 mm

Corazzatura :     acciaio compatto, ottenuta per fusione. max 100 min 30 mm

Equipaggio  :      4 (pilota,capocarro,tiratore,servente)

Dimensioni e peso

Lunghezza          8.32 m

Larghezza           3.25 m

Altezza 2.9 m

Peso      45 t

IL MODELLO :  Voglio presentarVi uno dei miei modelli di carri armati sovietici ,in pratica il primo da me fatto (dopo anni di produzione di mezzi dell’ASSE ) nell’anno  2010, ovvero questo esemplare di  JS 2 in scala 1/35 prodotto dalla Tamiya. Diciamo che avevo sempre snobbato i carri dell’Armata Rossa in quanto la loro colorazione era sempre verde (Verde Russo ),ma questo mezzo mi ha subito colpito per la sua imponenza,il suo cannone da 122 mi ha letteralmente “ ammaliato “.Ho iniziato il lavoro come da istruzioni kit,dopo essermi fornito di valide foto come documentazione,e proprio dalle foto che ho potuto apportare quelle migliorie che il kit non da’,e parlo del “ rinforzo di tutte le saldature presenti in torretta ed altre parti del kit,volendolo rendere un pezzo  “vissuto “ ,confrontando sempre le foto ho deciso di tagliare e non montare il parafango destro per mettere in evidenza l’imponenza dei cingoli ed il loro movimento “ondulatorio”,tipico dei carri sovietici.Ho inoltre eliminato la parte iniziale e finale del parafango sinistro.questa operazione mi ha portato ad effettuare i tagli sulla parte bassa dello scafo,in pratica ’attacco ai parafanghi,ho inoltre aggiunto i due mirini posti sopra e sotto la bocca di fuoco.Per quanto riguarda la mitragliatrice in torretta ho cercato di migliorarla con l’aggiunta del mirino e della cassetta porta munizioni,il tutto proveniente da set  fotoincisioni.Il montaggio dei cingoli maglia a maglia della Friulmodel non mi ha dato alcun problema in quanto mi ero documentato  sul numero delle singole maglie del cingolo.Per quanto riguarda la colorazione ho usato di base gli smalti Humbrol ..con gli acrilici Tamiya..non vado tanto di comune accordo anche perche’ sugli smalti si puo’ intervenire con gli acrilici Vallejo e i colori ad olio .Dopo aver spruzzato con primer grigio il mezzo l’ho aerografato con un il “ Japanese Green “ con l’aggiunta di una punta di nero,terminata la colorazione di base ho dovuto procedere con invecchiamenti,ruggine,sporco per dar  “vita “ al mezzo,ed e’ proprio da qui che ho scoperto la bellezza di fare carri sovietici,essi infatti sono molto spartani,quindi ho potuto evidenziare le parti piu’ soggette con un color  ruggine,usando i Valllejo arancio e brown a seconda della tonalita’ piu’ o meno accesa della ruggine, ( non prima pero’ di aver fatto un lavaggio completo con terra di Siena scuro ad olio ),sempre con gli olii ho evidenziato le parti piu’ soggette ad usura e sporco.Ultima fase e’ stata quella di lumeggiare con diversi tipi di verde l’intero pezzo,A mano libera ho fatto le strice bianche  ad alta visibilita’ per l’avvistamento e riconoscimento aereo e penso anche da parte di altri carri sovietici presenti in massa nella Berlino di fine guerra.Il carro non appartiene all’’ Armata Rossa ma ho voluto fare una versione particolare,ovvero un carro in dotazione all’Esercito di Liberazione Polacco che combatteva al fianco dei Russi. Le insegne usate dai polacchi erano identiche a quelle dell’Armata Rossa,per quanto riguarda il rombo centrale in torretta e’ presente la nuova aquila polaccca,senza la corona in testa,a discapito della vecchia aquila con corona reale,il  rosso del rombo con all’interno il bianco dell’aquila,rappresentano i colori della bandiera polacca.

Non amando le scene violente e neanche i diorami di grosse dimensioni che fanno distogliere lo sguardo dall’oggetto principale,ho fatto,come sempre ,una piccola scenetta,ho immaginato  lo JS 2 incolonnato insieme ad altri carri ,alla periferia di Berlino  nell’aprile del ’45,in mezzo al congestionamento di mezzi che si stavano preparando a sferrare l’attacco definitivo contro le forze tedesche,il carro in pratica e’ fermo ,i due carristi parlano con il segnalatore in strada,nell’attesa che questi dia il via libera per la marcia.

Per concludere direi che questo  kit e’ stato l’antesignano dei seguenti numerosi altri kit sovietici realizzati in seguito.-